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Affitti brevi: cosa c’è da sapere

Una tendenza in atto oramai da alcuni anni è il contratto di locazione per breve periodo.

Vediamo di seguito quali sono i vantaggi di vantaggi del contratto di questa tipologia di affitto e le città d’Italia in cui fa guadagnare di più.

Affittare un immobile per brevi periodi consente la riduzione dei costi legati alla proprietà. Nel corso degli anni gli affitti di immobili per brevi periodi hanno avuto un notevole incremento grazie al web, che permette agli utenti che cercano un alloggio in affitto per pochi giorni e chi è disposto ad affittarlo di incontrarsi velocemente. L’affitto breve, sembra quindi destinato destinato a crescere ulteriormente nel corso del tempo, infatti, questo tipo di contratto presenta tutta una serie di vantaggi che lo rende molto più conveniente rispetto a una locazione di tipo tradizionale. Questo successo dipende molto anche dalla località in cui è ubicato l’immobile. Grandi città o località famose hanno indiscutibili vantaggi in tal senso. Inoltre, devi ricordare che, se il contratto supera i trenta giorni, vi è l’obbligo di darne comunicazione alla questura per motivi di sicurezza.

Affitto breve: Perché conviene?

Vediamo ora quali sono le caratteristiche che rendono un affitto per breve periodo più conveniente rispetto a quello classico:

– innanzitutto tutto l’affitto breve, su rata mensile, garantisce delle entrate superiori. facciamo un esempio: se un appartamento sito in un ipotetico centro storico fa guadagnare € 600,00 euro al mese, affittare lo stesso immobile con una contratto d’affitto di breve periodo, può consentire entrate giornaliere che variano da un minimo di € 90,00 fino a un massimo di € 250,00. Risulta quindi evidente che con queste cifre, pur tenendo conto di vari fattori quali: stagionalità, località, stato dell’immobile, quantità dei servizi presenti sul territorio e della spesa sostenuta dai proprietari per pubblicizzarlo, un affitto breve risulta più remunerativo rispetto a quello classico. Conti alla mano, si stima che possa rendere in media circa il 50 % in più rispetto ad una locazione lunga.

Possesso dell’immobile

– un secondo vantaggio è dato dalla possibilità, per il proprietario, di esercitare pienamente il possesso sull’immobile. Infatti, affittando l’immobile solo per periodi brevi, non dovrà aspettare a lungo per rientrarne in possesso. Se ne ha bisogno o ad esempio lo vuole vendere.

– altro aspetto da considerare è che, i contratti di affitto con durata inferiore ai 30 giorni non devono pagare l’imposta di bollo.

– inoltre, per gli affitti brevi con contratto di durata inferiore ai 30 giorni, che vengano stipulati direttamente o tramite intermediari da persone fisiche al di fuori dell’esercizio d’impresa, relativi a immobili – o singole stanze residenziali – situati in Italia, di categoria catastali da A1 a A11, è possibile  optare per una cedolare secca nella misura del 21%, che consente al proprietario di evitare gli obblighi del regime fiscale ordinario, che prevede l’applicazione:

  • dell’Irpef e delle addizionali regionale e comunali;
  • dell’imposta di registro (compresa quella prevista in caso di risoluzione e/o proroga del contratto di locazione);
  • dell’imposta di bollo (compresa quella sulla risoluzione e sulle proroghe, se dovuta per legge).

– esonero da parte della proprietà dalla registrazione dell’ospite pagante. Questo a meno che, tra le parti non vengano stipulati più contratti anche per diversi periodi. Ognuno dei quali, anche se di durata inferiore ai trenta giorni, se sommati, superino i trenta giorni in totale nell’anno solare.

Affitti brevi: dove si guadagna di più?

Per gli affitti brevi non tutte le località sono uguali. Difatti ad avere maggiore successo per questo tipo di contratto di locazione sono le principali città turistiche come Roma, Milano, Firenze, Torino e Napoli, che sono anche quelle in cui questo contratto è più diffuso. Lo stesso vale per sia per le località turistiche di mare che di montagna. Un numero sempre maggiore di proprietari  affitta  a chi vuole trascorrere un periodo di vacanza estiva o invernale in una località turistica.

Al di fuori della classica stagione per le vacanze l’affitto breve è diffuso anche nelle aree urbane magari poste in prossimità dei principali centri ospedalieri o finanziari di città come città Milano e Roma. Anche Bologna, Firenze e Verona sono città molto gettonate, soprattutto per motivi turistici, culturali, di studio e d’affari. Venezia è ovviamente una delle città che possono rendere di più a chi decide di affittare il proprio appartamento per un breve periodo. Grazie al suo enorme flusso turistico non potrebbe essere altrimenti.

Affitti brevi: l’obbligo di denuncia

Con un contratto d’affitto breve di durata inferiore ai 30 giorni non si è soggetti a particolari obblighi di comunicazione per motivi di sicurezza. Tutto cambia se invece si stipula un contratto di locazione con durata superiore ai 30 giorni. In questo caso infatti, visto che l’affitto rientra nella tipologia dell’affitto breve non turistico, è previsto l’obbligo di legge per il locatore di denunciarlo presso il sindaco o l’autorità di pubblica sicurezza. Bisogna farlo entro le 48 ore dalla consegna dell’appartamento. Bisogna eseguire  obbligatoriamente la denuncia anche se il contratto d’affitto è stato stipulato in favore di apolidi o di cittadini extracomunitari.

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